Filippo Guidorizzi - 08 Settembre 2023
L’uso dell’apparecchio ortodontico per risolvere problemi di disallineamento dentale o malocclusioni è indispensabile non solo per una ragione estetica, ma anche per la salute generale del bambino e per la sua qualità di vita.
Molto spesso ci si chiede quando mettere l’apparecchio ai bambini e quale sia l’età appropriata per farlo. Approfondiamo quindi quando si rende necessario l’utilizzo dell’apparecchio ortodontico, che problematiche risolve, a che età è il caso di intervenire con questo dispositivo e quali sono le peculiarità delle diverse tipologie di apparecchi dentali esistenti.
L’apparecchio ortodontico, comunemente conosciuto come apparecchio dentale, è un dispositivo medico che serve a correggere diversi problemi del cavo orale, tra cui:
Queste imperfezioni possono sciupare l’estetica del viso del bambino e, cosa ancora più importante, possono compromettere il corretto funzionamento della masticazione e della deglutizione. Nei casi più gravi, problemi al cavo orale possono riflettersi negativamente anche sulla postura, sulla fonesi e sulla respirazione del bambino. Per questo motivo, in questi casi, si rende necessario intervenire con un apparecchio ortodontico fisso o mobile.
Per malocclusione dentale si intende l’insieme di disturbi che provocano il disallineamento dei denti dell’arcata superiore con quelli dell’arcata inferiore. In altre parole, la malocclusione dentale consiste nella scorretta chiusura del morso, ovvero la condizione per cui i denti della mascella e quelli della mandibola non combaciano.
Le malocclusioni dentali sono quindi sempre accompagnate da un disallineamento dei denti. Queste anomalie possono essere causate sia da una predisposizione genetica, sia dall’intervento di fattori esterni come l’utilizzo protratto del ciuccio o l’abitudine di suzione del pollice.
Il palato stretto, o palato ogivale, è un’altra delle problematiche più comuni risolte con l’utilizzo di un apparecchio ortodontico. Questa condizione è bene trattarla al più presto, in quanto può generare diversi disturbi a cascata, anche piuttosto fastidiosi, primo fra tutti l’affollamento dentale e la conseguente malocclusione.
Infine, l’utilizzo dell’apparecchio dentale è indispensabile anche per controllare la crescita ossea di mascella e mandibola: solo con un’ossatura di supporto armonica, infatti, è possibile avere una corretta dentatura ed un’estetica del viso migliore.
Un buon ortodontista è in grado di consigliare quando è necessario intervenire con un apparecchio ortodontico facendo riferimento ad indicazioni come lo IONT (indice di necessità di trattamento ortodontico), che identifica diversi gradi di gravità, da 1 (nessuna necessità di trattamento) a 5 (necessità di trattamento).
L’età in cui iniziare a mettere l’apparecchio varia in base alla problematica da risolvere. Per problemi di conformazione ossea o di palato ogivale è consigliabile intervenire il prima possibile, già a partire dai 6 anni, quando l’ossatura del bambino è ancora facilmente malleabile. Non trattare al più presto questi problemi, infatti, può portare allo sviluppo di anomalie e all’insorgenza di problemi più complessi. Intervenire quando si è ancora bambini, quindi, è di fondamentale importanza.
Il fatto che siano ancora presenti i denti da latte piuttosto che i denti permanenti non è un fattore che impedisce l’utilizzo dell’apparecchio ortodontico, anzi, la possibilità di curarli in maniera tempestiva facilita la successiva crescita dei denti definitivi in posizione corretta. In ogni caso, è compito dell’ortodonzista valutare accuratamente la conformazione della bocca di ogni bambino, e proporre di volta in volta le soluzioni e le tempistiche più appropriate.
Intervenire precocemente sui problemi di allineamento dentale permette di risolvere inestetismi e preservare una funzionalità masticatoria ed un’igiene dentale appropriate. La presenza di denti disallineati, infatti, comporta innanzitutto la difficoltà nel mantenere una corretta igiene dentale e rende problematici i gesti di pulizia quotidiani. Questo, a sua volta, favorisce l’accumulo di placca batterica e crea un ambiente favorevole per il possibile sviluppo di carie e problemi legati alle gengive.
La scelta della tipologia di apparecchio per bambini varia in base all’età, alle caratteristiche del paziente e alle problematiche che è necessario risolvere. La principale distinzione è quella tra apparecchi mobili e apparecchi fissi.
L’apparecchio mobile per bambini è un dispositivo medico rimovibile utile per risolvere problemi di malocclusioni, allineare i denti e mantenerli in una posizione corretta alla fine di un trattamento ortodontico. Sulla base del loro funzionamento, è possibile dividere gli apparecchi mobili in:
Gli apparecchi di tipo meccanico sollecitano delle forze utili a riallineare i denti, intervenendo direttamente sulla dentatura senza incidere sullo sviluppo osseo di mascella e mandibola. In questo modo, è possibile correggere difetti quali denti sporgenti, ruotati, o eccessivamente distanti tra loro (diastema).
Gli apparecchi di tipo funzionale agiscono non soltanto sui denti ma anche sulle ossa mascellari. Questi dispositivi sono da portare in età evolutiva, quando la struttura ossea è ancora malleabile. Risolvono e prevengono problemi di malocclusione dentale e di palato stretto.
Infine, gli apparecchi di mantenimento o contenzione si utilizzano alla fine di un trattamento ortodontico, quando i denti devono rimanere nella posizione raggiunta.
Qualsiasi tipologia di apparecchio venga utilizzata, è estremamente importante educare i bambini a portare correttamente l’apparecchio mobile: quest’ultimo, infatti, risulta efficace solo se indossato con costanza, per almeno 14-18 ore al giorno.
L’apparecchio fisso per bambini è un dispositivo che viene fissato direttamente nella bocca del paziente tramite degli attacchi, chiamati anche brackets, di metallo, porcellana o resina. Richiede una manutenzione minima da parte del cliente e garantisce una precisione ed un’efficacia elevate. L’apparecchio fisso tradizionale viene utilizzato per risolvere problemi di allineamento dentale e restituire al bambino un sorriso bello e sano. L’espansore del palato, invece, viene implementato nei casi di palato ogivale in cui è necessario intervenire sulla struttura stessa del cavo orale, oltre che sulla dentatura.
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Filippo Guidorizzi - 22 Settembre 2023